Rossini – Ai capricci della sorte (L’Italiana in Algeri)
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Italian lyrics
[Taddeo]
Ah! Isabella…
siam giunti a mal partito.
[Isabella]
Perché?
[Taddeo]
Non hai sentito quella brutta parola?
[Isabella]
E qual?
[Taddeo]
Serraglio.
[Isabella]
Ebben?…
[Taddeo]
Dunque bersaglio tu sarai
d’un Bey? d’un Mustafà?
[Isabella]
Sarà quel che sarà. Io non mi voglio
per questo rattristare.
[Taddeo]
E la prendi così?
[Isabella]
Che ci ho da fare?
[Taddeo]
O povero Taddeo!
[Isabella]
Ma di me non ti fidi?
[Taddeo]
Preso m’hai forse, anima mia,
per un babbeo?
Di quel tuo cicisbeo… di quel Lindoro…
Io non l’ho visto mai, ma so tutto.
[Isabella]
L’amai prima di te: no’l nego.
Ha molti mesi, ch’ei d’Italia è partito;
Ed ora…
[Taddeo]
Ed ora se ne gìa la Signora
a cercarlo in Galizia…
[Isabella]
E tu…
[Taddeo]
Ed io col nome di compagno
gliela dovea condur…
[Isabella]
E adesso?..
[Taddeo]
E adesso con un nome secondo,
vo in un serraglio a far…
lo pensi il mondo.
(DUETTO)
[Isabella]
Ai capricci della sorte
io so far l’indifferente.
Ma un geloso impertinente
io son stanca di soffrir.
[Taddeo]
Ho più flemma e più prudenza
di qualunque innamorato.
Ma comprendo dal passato
tutto quel che può avvenir.
[Isabella]
Sciocco amante è un gran supplizio.
[Taddeo]
Donna scaltra è un precipizio.
[Isabella]
Meglio un Turco che un briccone.
[Taddeo]
Meglio il fiasco che il lampione.
[Isabella]
Vanne al diavolo, in malora!
Più non vo’ con te garrir.
[Taddeo]
Buona notte; sì, Signora,
ho finito d’impazzir.
[Isabella]
( Ma in man de’ barbari… senza un amico
come dirigermi?.. Che brutto intrico!
Che ho da risolvere? che deggio far?
Che ho da risolvere? che brutto affar! )
[Taddeo]
( Ma se al lavoro poi mi si mena…
come resistere, se ho poca schiena? )
[Isabella e Taddeo]
( Che ho da risolvere? che deggio far? )
[Taddeo]
Donna Isabella?…
[Isabella]
Messer Taddeo…
[Taddeo]
( La furia or placasi. )
[Isabella]
( Ride il babbeo. )
[Taddeo]
Staremo in collera?
[Isabella]
Che te ne par?
[Isabella e Taddeo]
Ah no: per sempre uniti,
senza sospetti e liti,
con gran piacer, ben mio,
sarem nipote e zio;
e ognun lo crederà.
[Taddeo]
Ma quel Bey, Signora,
un gran pensier mi dà.
[Isabella]
Non ci pensar per ora,
sarà quel che sarà.
Rossini – Ai capricci della sorte (L’Italiana in Algeri)