Qui la voce sua soave
mi chiamava… e poi sparì.
Qui giurava esser fedele,
qui il giurava,
E poi crudele, mi fuggì!
Ah, mai più qui assorti insieme
nella gioia dei sospir.
Ah, rendetemi la speme,
o lasciate, lasciatemi morir.
Vien, diletto, è in ciel la luna!
Tutto tace intorno intorno;
finché spunti in cielo il giorno,
vien, ti posa sul mio cor!
Deh! t’affretta, o Arturo mio,
Riedi, o caro, alla tua Elvira;
Essa piange e ti sospira,
Vien, o caro, all’amore.
“Qui la voce sua soave” Bellini (I Puritani)