ATTO II
Marcello
ATTO SECONDO
Io pur mi sento in vena di gridar:
Chi vuol, donnine allegre, un po’ d’amor!
Facciamo insieme a vendere e a comprar!
Io dò ad un soldo il vergine mio cuor!
A cena!
Entrò da una modista.
Vogliamo una cena prelibata.
Lesto !
Ah! Ah! Ah! Ah!
Dio, che concetti rari!
Un tacchino!
Signorina Mimì, che dono raro
le ha fatto il suo Rodolfo?
O bella età d’inganni e d’utopie!
Si crede, spera, e tutto bello appare!
… secondo il palato è miele, o fiele!…
Qua del liquor!…
E via i pensier, alti i bicchier!
Beviam!
Ch’io beva del tossico!
Essa !
Colla casta Susanna!
Domandatelo a me.
Il suo nome è Musetta;
cognome: Tentazione!
Per sua vocazione
fa la Rosa dei venti;
gira e muta soventi
e d’amanti e d’amore.
E come la civetta
è uccello sanguinario;
il suo cibo ordinario
è il cuore… Mangia il cuore!…
Per questo io non ne ho più…
Passatemi il ragù!
Legatemi alla seggiola!
Gioventù mia,
tu non sei morta,
né di te morto è il sovvenir!
Se tu battessi alla mia porta,
t’andrebbe il mio core ad aprir!
Sirena!
Siamo all’asciutto
Come? Non ce n’è più?
Paga il signor!
… il Signor!
E dove s’è seduto
ritrovi il mio saluto!
Giunge la Ritirata!
Che il vecchio non ci veda
fuggir colla sua preda!
Quella folla serrata
il nascondiglio appresti!
Lesti, lesti, lesti!
Viva Musetta!
Cuor birichin!
Gloria ed onor,
onor e gloria
del quartier latin!
Marcello (La Boheme, atto 2) Puccini